Diffidate dal pistacchio verde smeraldo, dal verde psichedelico, dal verde bandiera, quello non è pistacchio, ma sono semplicemente coloranti con l’aroma del pistacchio.
Il pistacchio in natura è di un “verde relativo”, è più un marroncino chiaro che tende al verde quindi diffidate dalle imitazioni e dall’eccesso di colore.
Quando vedo brioches verdi come lampeggianti del semaforo o gelati dal verde smeraldo corro lontano e vorrei che non si perpetrasse questo scempio con il suo nome.Amo il pistacchio in tutte le sue forme e specialità ed in Sicilia le prelibatezze tra il dolce e salato sono tantissime dal gelato agli arancini.
Il pistacchio ha il suo gusto delicato a tratti impercettibile, a volte più intenso ed è la qualità della materia prima a decretare il successo del dolce al pistacchio non il colore sgargiante.
Inoltre da siciliana che vive proprio nella provincia del Pistacchio vi dico che Bronte dovrebbe avere un’estensione pari a quella della California visto che tutti spacciano per pistacchio di Bronte ciò che usano quando Bronte ha un piccolo territorio dove si produce questo oro verde assolutamente pregiato, ma veramente limitato geograficamente.
Gran parte del pistacchio arriva dalla Turchia, dalla Tunisia, da paesi mediterranei , non meno buono, ma è bene sapere che purtroppo non è tutto oro ciò che luccica e ciò che si fanno pagare.
Io per queste brioches , ho usato della pasta di pistacchio non dolce , spero di bronte, e come farcitura la crema spalmabile di VERO pistacchio verde di Bronte DOP Agrisicilia con ben il 45% di pistacchio di ineguagliabile bontà.
Le brioche soffici, morbide hanno questo gusto leggero , ma inequivocabile del buon pistacchio e poi farcite con la crema diventano una goduriosissime.
Brioches che meditavo di preparare da un pò infastidita da immagini di cose verdi spacciate per brioches al pistacchio e così il primo pomeriggio di pace, con il mio condizionatore a palla ho aperto le danza e finalmente battezzato la mia cucina nuova con un lievitato che valeva ben la pena del forno acceso, poi visto che avevo il forno acceso ho approfittato per fare di tutto un pò…ma queste sono altre storie.
Impasto, riposo in frigo, senza stress, senza fretta, formatura e dopo pranzo l’assaggio ufficiale che ho voluto fare con l’impalcabile e severo giudice che si diverte a punzecchiarmi, ma è fiero del mio operato ed apprezza le cose buone, mi stronca sulle cose che secondo lui non sono più che perfette. Insomma non critica, sprona a fare sempre meglio.
Le brioches sono più che piaciute , ho provato a battere sull’unico tasto per me poco convincente….poco dolci, io amo i dolci che siano dolci, ma in realtà la granella di zucchero addolcisce e poi volete mettere con gelato o con crema spalmabile al pistacchio??
Se mangiate al naturale forse un pizzichino di zucchero in più non guasterebbe ma è un gusto personale, e poi così si apprezza di più il sapore del pistacchio nell’impasto , insomma sono confusa , vi dò un’indicazione variabile sui 20 g in più eventualmente , poi fate voi….io intanto vi lascio la ricetta di queste brioches pensate e desiderate tanto che oggi hanno preso forma e gusto e devo dire di esserne assolutamente soddisfatta.
Ho rubacchiato l’idea del lievito di birra e l’aggiunta di 2 g di lievito per dolci dal maestro Antonio Chiera che usa questo accorgimento per le brioche con tuppo dalla consistenza meravigliosa.
Insomma il vecchio motto dice “impara l’arte e mettila da parte” e così i suggerimenti e gli imput dei buoni maestri affiorano e servono.
Non vi annoio ancora, ma vi lascio alla ricetta e ricordate ,se vi è piaciuta, di lasciare un commento e di taggarmi nelle preparazioni delle mie ricette.
12 minuti
2
12 brioche
Impasto
Formatura
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