In fissa con il pane e con i disegni sul pane vado di foglia, grandi , piccole, svolazzanti, come quadri, come incisi, sempre foglie sono ed in questo periodo sempre foglie provo!
Una volta erano solo geroglifici, ora le mie foglie stanno trovando una loro connotazione a furia di provare.Non è così facile come si può pensare, come facile non è ottenere un buon pane con tanti requisiti, ma la costanza e la perseveranza alla lunga premiano.
Io comincio a sentirmi soddisfatta dei risultati, ma sono sempre alla ricerca, anelo alla perfezione che non è di questo mondo, ma proiettarsi verso degli obiettivi fa si che la strada sia motivante .
Fino ad un paio di anni fa il pane era la mia croce, ora non nascondo è la mia delizia.
Il pane buono ormai lo preparo da parecchio, bello da meno tempo, ora cominciano le soddisfazioni e continua lo studio e la sperimentazione.
Mai fermarsi alla ricetta, non sono mai solo quelle quattro righe messe in fila perchè dietro quelle righe scarne c’è tanto di più…
Come spiegare il tocco, la tensione dell’impasto, la tensione in cottura, come spiegare il punto di lievitazione esatto, quando è ora di formare, incidere, fare le pieghe ,non sempre i tempi sono esatti o descrivibili perchè influisce la temperatura esterna, la temperatura dell’acqua, quanto scalda l’impasto…le righe delle ricetta sono delle linee guida che possono accompagnare chi è determinato a voler scoprire volta per volta una cosa nuova , sono cose che nessuna ricetta vi spiegherà, sarà solo l’esperienza diretta la vostra strada per il successo.
Altro suggerimento difficile da dare, come spiegare il tocco del pane ? il dito che affossa, non affossa, arriverà il momento in cui ci sarà bisogno della prova basterà lo sguardo, insomma sono piccoli particolari e tasselli che man mano si fisseranno nell’esperienza e nella mente in maniera personale.
Per questa strada mi hanno condotto le amiche Graziella e Giovanna ,le letture, l’osservazione, un consiglio a destra, uno a sinistra, un dubbio, una perplessità e loro sempre li a sostenere e motivare per cui dedico queso mio pane e tanti altri a loro , le mie fatine del cuore.
Man mano ci si impratichisce ed è più facile, ma mai scontato.
Se non riesce un pane così a chi è alle prime armi è normale, non è sbagliata la ricetta , nel pane ci sono tante variabili, dal lievito madre , alla capacità di assorbimento delle farine, alla tecnica di impasto, al tipo di pieghe.
Questo che vi mostro oggi è un pane in cui uso in purezza una farina di timilia che certo non è una farina facile, ma una lunga autosili, un pò di pazienza e sono soddisfatta del risultato e delle mie foglie !
“Stretta la foglia , larga la via, dite la vostra che ho detto la mia”
50 minuti
3
1 pagnotta
Autolisi
Impasto
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Ciao Sono Antonella! Sono una moglie, una mamma, una giovane nonna e questo è il mio, anzi, il nostro ricettario. Tutte le ricette che troverai qui sono testate per riuscire bene e si possono preparare con ciò che hai in dispensa, senza ingredienti impossibili! Usa il menù e scoprile tutte!
Con queta ricetta potete usare tutti i tipi di farine desiderate o che avete in casa con almeno proteine 12, 50