La torta di mele del nonno
Tutti hanno nei loro blog le ricette della nonna o le spacciano per tali, io no!
Non che mia nonna non fosse una buona cuoca tutt’ altro , ho anche le sue ricette in un quaderno che conserva mia madre e proprio l’altro giorno lo sfogliavamo e in quel momento, a distanza di quarant’anni, tra le pagine mi è sembrato di risentire l’odore del caramello sul tavolo di marmo per fare le caramelle a noi nipoti ed ho sentito anche l’odore del suo ragù e delle braciole baresi.
Ricordo ancora l’odore dei liquori misto a quello delle caramelle Rossana quando apriva la vetrinetta che teneva sottochiave nella credenza della stanza da pranzo perché noi nipoti non andassimo a prenderle di nascosto .
Veramente tanti i nipoti la domenica e tutti aspettavamo quel rito che si compiva di volta in volta quando dalla tasca del grembiule usciva la chiave !
A quel quaderno non ho attinto mai, i suoi sapori credo non fossero solo la ricetta, così come per i miei figli e nipoti i panzerotti ,il ragù come quello della loro nonna, non lo sa fare nessuno.
Non sono le cose scritte dalla nonna la riuscita della ricetta, ma sono i gesti, le aspettative, l’allegria e l’età del momento ed i ricordi di un’infanzia lontana e magica e chiassosa come può essere una famiglia pugliese che rendono magiche le ricette delle nostre nonne.
Io ricordo i sapori di mia nonna, non mi interessano molto le nonne degli altri, poi figurarsi se di un’altra regione e di un ‘altra città,quindi lontane dalle mie abitudini ed usanze e visto il mio preambolo ovviamente non vi propino la torta fatta dalla nonna, ci mancherebbe!
Questa torta è del nonno perché è destinata al nonno, ovvero mio padre, che non ha mai preparato una torta in vita sua, ma in questi giorni un pò capriccioso nel mangiare l’ho corrotto con una torta di mele che sarà la sua colazione e la sua merenda assieme ad i miei biscottoni “Non mi fermo pù” di cui è un grande estimatore, infatti sto diventando una fabbrica di biscotti,
Spesso avanti con l’età si torna un pò bambini e si ha voglia di qualche attenzione in più ed io che spesso non sono brava con le parole o con le smancerie, preparando qualcosa di buono lo coccolo a modo mio e credo di fare arrivare comunque tutto il mio amore silenzioso anche se sporco di uova e farina.
Ci sono mille modi per comunicare, per me cucinare per gli altri, dedicare il mio tempo a stare in cucina anziché sul divano o a passeggio è come dire ti voglio bene e mi fa piacere fare questo per te!
Tornando alla nostra torta, è una torta dal sapore semplice che profuma di burro e cannella senza innovazioni , ma soffice e tanto buona nessun altro requisito credo se non la semplicità!