Cartellate pugliesi, come prepararle con tante bolle
Ci sono dolci , anzi preparazioni, che fanno tornare bambini, fanno fare un tuffo nel passato, ti fanno rivedere, proprio come fossero accanto, mani esperte e complici, preparazioni che hanno il potere di far riascoltare le risate e le chiacchiere di un tempo e nel prepararle certo sovviene una malinconica nostalgia e nel contempo l’euforia di preparare quei dolci della tradizione senza guida, senza spiegazioni, senza dover leggere le spiegazioni perchè tutti i gesti sono spontanei, sono stati sempre fatti anche se da anni erano solo un ricordo!
Si, quest’anno a casa mia per la prima volta le cartellate, il dolce natalizio per eccellenza della mia città natale, Bari. Convido con due anime e due tradizioni che vanno felicemente a a braccetto senza torti ed oggi son cartellate, domani saranno cassatelle siciliane per par condicio .
Per aver sempre preparato le cartellate da bambina a casa di mia nonna, per averle preparate per anni con mia madre tutto è stato semplice e spontaneo e domani sera la soddisfazione di portare in tavola a casa dei miei genitori un vassoio di queste delicatissime e friabilissime cartellate per me me è una vera emozione.
Sono anni che mia madre ha desistito, difficilissimo, diciamo impossibile, trovare in Sicilia il vin cotto di fichi, ma quest’anno una fatina buona, mi ha voluto far dono del vin cotto spedito tra tante peripezie ed arrivato dimezzato, ma quel che è rimasto è stato sufficiente per farne un bel vassoio e ricordare i tempi andati e rendermi orgogliosa di queste cartellate semplicemente perfette, certo ancora devo sentire mia madre e mio padre sempre brontoloni, ma io ne sono più che soddisfatta e felice.
Per averle postate per sul mio profilo personale tante richieste per la ricetta e tutti curiosi di come faccio ad ottenere tante bolle..vi spiego tutto in ricetta e vi faccio i miei migliori Auguri con l’ ultima ricetta dell’anno sperando vi sia piaciuta o vi abbia incuriosito se non le conoscete.