Ciabatte tutta biga Giorilli
Ogni tanto mi concedo una ricetta, uno studio, degli esperimenti , perchè l’arte della panificazione è innanzi tutto evoluzione, conoscenza, voglia di sapere e poi… mani in pasta!
Ci sono ricette che non si possono eseguire e basta , vanno piuttosto lette e rilette, capite, comprese e poi eseguite.
Ci sono ricette che leggo tante volte per poi chiudere ed andare avant,i sulle quali però ritorno come se ad ogni lettura dovessi aggiungere la tessera di un puzzle.
Non mi basta leggere e fare, mi piace piuttosto approfondire e capire da me, non per sentito dire o tramite l’esperienza di altri perchè ognuno di noi traccia un cammino che spesso non si incrocia mai con quello di un altro, il mio cammino è fatto di tappe, di sconfitte, di vittorie, di tentativi e se di tanto in tanto di fronte qualche ricetta ho voglia di lasciar perdere, il senso di sconfitta poi mi fa rimuginare e desiderare di avere la meglio.
Questa che vi presento oggi non è una ricetta difficile, tutt’altro , richiede però occhio e “sensibilità” e si, perchè mentre si porta avanti un impasto devi ascoltare quello che vuole, ciò che ti suggerisce al di la della ricetta, le variabili sono un tu per tu e li c’è solo l’esperienza che aiuta.
Alcune amiche mi hanno sentito farneticare in tal senso ridendo forse di me, o perchè è più comodo solo eseguire e farsi dire, ma se poi si presenta l’incognita fuori ricetta? se non c’è l’esperienza casca l’asino, per cui è sempre meglio sapere e capire quello che stiamo andando a fare anche per evitare le incognite.
Lo so, sono maniacale, ma poichè il mio vuole essere un blog per tutti senza troppi tecnicismi o difficoltà, perchè innanzi tutto ci si deve divertire, tanti sono gli esperimenti che conduco per mia sola conoscenza e neanche pubblico o rendo più semplici nella lettura e nell'esecuzione perchè desidero un blog fruibile per tutti.
Al momento sono alle prese con baguette che non riescono come dico io e quindi saltuariamente ritorno sulla stessa ricetta e riprovo e di volta in volta rimane memoria della precedente, prima o poi vi stupirò con effetti speciali al momento mi soffermo su pratiche e comode ciabatte tutta biga.
Cos’è la biga ?
Prima di passare al procedimento vorrei spendere due parole proprio su così la biga.
La biga è un preimpasto fatto di farina forte, acqua e lievito cheviene impastato grossolanamente senza incordare o impastare eccessivamente.La biga viene usata per impasti indiretti cioè che richiedono 2 step di preparazione e in maniera grossolana sostituisce la pasta madre perchè nel suo lungo processo di lievitazione e maturazione sviluppa acido lattico ed acido acetico che non sarebbe possibile ottenere con un impasto diretto
.Grazie alla presenza di questi acidi avremo delle particolari caratteristiche ,innanzi tutto uno sviluppo maggiore,uma lievitazione veloce , un’alveolatura più pronunciata ed un aroma maggiore oltre ad una maggiore conservabilità del prodotto finale. Della biga determinate volte si usa una parte che poi va integrata con altra farina,oppure, come in questo caso, la sola biga diventerà il pane senza l’aggiunta di ulteriore farina.
E che pane…irresistibile, profumato, croccante e leggero ideale per farne panini che con un pane del genere diventano gourmet