Torta Angelica, ricetta rivisitata
Questa torta Angelica che torta non è,bensì una treccia lievitata delle sorelle Simili, era presente nel mio blog dagli inizi, la ricordo con tenerezza perché è stata una delle prime brioche preparate in planetaria e che senza vergogna fu inserita nella mia pagina FB e poi nel mio blog
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Dico senza vergogna perchè sono cambiati tante cose negli anni…a parte l’età, è cambiato il modo di impastare, di fotografare, di scrivere e durante un recente viaggio in aereo ho pensato bene di fare piazza pulita di tante ricette ormai inguardabili tra cui questa.
Nei mesi è spesso tornata in mente perchè un classico, perché la ricordavo buona, perchè bella, ma nel mio articolo era tutto terribile, quindi senza pietà un clic ed è stata cestinata, ma oggi vedo belle foto,non le mie,ma quelle bellissime di @Monica Zacchia con la sua Angelica e decido subito di preparala e di dare nuovamente spazio a questo dolce sul mio blog.
Non che manchi questa ricetta sul web, la mia sarà la milionesima, ma come ogni grande classico ha un suo perchè ed io la voglio bloccare in queste immagini anche un ricordo perchè è un pò la sintesi dei miei cambiamenti.
Con ricetta alla mano procedo facendo riferimento a quella di Monica ed apporto cambiamenti minimi, impasto nella mia modalità e nella mia successione per facilitare l’incordatura ai meno esperti.
Aromatizzo con vaniglia, pasta d’arance e marmellata di arance rosse @Agrisicilia ,perchè amo le note agrumate e persistenti ed inserisco le arance candite a pezzettoni per dare ancora più sapore.
La brioche deve lievitare bene per diventare soffice e cicciona, ma nostante ciò un’ alveolatura piccola ed un pò chiusa rende la mollica compatta per sua natura.
Ormai siamo abituati a molliche più soffici ed areate, ma questa è la caratteristica dell’impasto non un vostro limite.La brioche è bella, buona e golosa e va provata sopratutto in questo periodo natalizio e sarà bello presentarla in tavola ornata a festa a decorare una bella tavola.Anche se siamo a fine novembre già respiro l’aria natalizia ed ormai siamo abiatuati ad anticipare sempre i tempi andando avanti nell’attesa anche se poi il Natale tra attesa e preparativi, organizzazione ed ansie è per me come il sabato del villaggio di Leopardiana memoria liceale. Arriva poi il giorno fatidico e faticoso e tutto finisce prima di cominciare e rimane un pò il vuoto per quello che avremmo voluto che fosse .