Torta di bronte al pistacchio
Una ricetta che mi accompagna da più di venti anni…forse venticinque…vabbè non facciamo troppi conti e diciamo che da tanto mi accompagna …perchè sempre tanta è stata la mia passione per i dolci e la cucina anche quando preparare una torta era un’impresa rocambolesca tra lavoro, figli, casa e vita, ma per una torta lo spazio si trovava sempre.
Certo erano ricette semplici, facili, che non richiedevano alcunché di particolare, ma dove non si trascurava mai la cura e la ricercatezza degli ingredienti e la bontà.
A farmela scoprire un’amica di sempre, che tutt’ora è sempre accanto in ogni occasione e circostanza di vita, allora tra figli piagnucolosi, lavoro, mare, bagnetti collettivi, brodo vegetale e diete, ci divertivamo come pazze a cucinare e nonostante lo sfinimento di lunghe giornate riunivamo gli amici per incredibili cene dove riuscivamo a fare l’incredibile e di più!
Ecco, con questa considerazione mi devo però arrendere all’evidenza dei fatti e dell’età, facciamo bene a dire gli anni li ho , ma non me li sento, ma comunque ci sono e fanno stancare, perdere la pazienza, rinunciare talvolta a qualcosa solo pensando alla stanchezza che verrà…
Tralasciando queste considerazioni che sempre fanno riflettere pensando a quegli anni, di quegli anni sono rimaste tante ricette siciliane tipiche, tante specialità uniche catanesi, che per via della mia “pugliesità” e del fatto che spesso si ripetono nella consuetudine le ricette di famiglia, io sconoscevo.
Credo d’essere diventata veramente siciliana in quegli anni alla pescheria in cerca di sarde e cicirello, di telline e tenerumi.Alla ricerca di ingredienti perduti e mai fino allora apprezzati perchè non consueti nella cucina di mia madre e di conseguenza nella mia…
Erano anni di allegria, di mangiate, di pannolini e passeggini e disperazione, ma vissuti sempre in armonia Sono stati anni di amici, scampagnate e gite e sagre domenicali e ricorrente era la prima domenica di Ottobre la correre alla sagra del pistacchio , parlo di anni puri e sinceri quando ancora i prodotti erano quelli del luogo e dell’artigianato locale, non del mega carrozzone odierno, insomma quelle sagre dal sapore contadino che conservavano il folklore del luogo dove in occasione della sagra la gente , le donne, aprivano le porte di casa per offrire e per accogliere.
Di casa in casa questa torta, certo mille varianti, ma ovunque era bassa dalla consistenza umida e pastosa, forte è persistente il sapore del pistacchio che allora era di Bronte, poi la mercificazione ed in business incredibile….un piccolo paese ed un minuscolo territorio che sembra “sfamare ” il mondo con il suo pistacchio .
Fortunatamente ora il mercato è stato regolamentato da tracciabilita e certificazioni IGP per fare un pò di chiarezza.
Risale quindi a quegli anni la ricetta di questa torta ed il ricordo della mamma di un’amica che finalmente dopo anni di assaggi e complimenti ci svelò la sua ricetta.
Probabilmente il segreto di pulcinella, ma io sono molto legata ai ricordi ed ogni volta nel preparala mi ritrovo in quella stanza da pranzo, rivedo quel piattino, alzo gli occhi per incontrare quelli della mia amica pe comunicare con il pensiero la bontà di quella torta!
La ricetta infine l’avemmo, in realtà la diede alla mia amica, ma io la custodisco perchè oltre al gusto del pistacchio conserva sempre il gusto della gioventù e dell’amicizia.Vi sembrano ingredienti da poco?
Merce rara credetemi!
25 minuti
3
teglia da 20 cmI
Impasto torta
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Ciao Sono Antonella! Sono una moglie, una mamma, una giovane nonna e questo è il mio, anzi, il nostro ricettario. Tutte le ricette che troverai qui sono testate per riuscire bene e si possono preparare con ciò che hai in dispensa, senza ingredienti impossibili! Usa il menù e scoprile tutte!
Perchè il bicarbonato? il bicarbonato si usa per "alleggerire"impasti pesanti favorendo la lievitazioneperchè a 50° si decompone producendo anidride carbonica rendendo l'impasto più soffice e leggero.
La caratteristica di questa torta è la consistenza umida e pastosa, non cresce e non lievita molto, rimane bassina e morbida,Può essere gustata la naturale o farcita.